Dare identità al tuo brand, questo è lo scopo. Sei pronto a iniziare la tua avventura e hai già le idee chiare: vuoi un logo e dei colori accattivanti. Vuoi il tuo punto vendita, il biglietto da visita e il packaging coordinati. Ma sai come procedere? Ecco qualche consiglio su come ottimizzare al meglio gli aspetti legati all’identità del tuo brand.
Quale colore scegliere per il tuo brand
Esatto. Il colore. Un logo non deve soltanto avere delle forme uniche e accattivanti, ma anche dei colori evocativi e soprattutto adatti al tuo mercato di riferimento. Analizziamo insieme i principali colori e i loro utilizzi.
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Rosso: colore vivace che ricorda l’azione e il dinamismo. Mette in guardia, ma è anche il colore dell’amore. Tanto per fare un esempio, è più adatto a un marchio di bibite rispetto a uno che pubblicizza bagnoschiuma rilassanti (esempio: Coca-Cola).
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Arancione: Creatività. Sì, l’arancione è un colore vitale e anch’esso dinamico, che sa di progresso.
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Giallo: colore dinamico come il rosso, ma rispetto questo è usato per dare un senso di energia, crescita e dinamicità al proprio brand. E parlando di energia non possono che venirci in mente i grandi marchi di idrocarburi come Shell e Agip.
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Verde: Similmente al blu ricorda la quiete e la riflessività, ma a differenza di questo è anche la tinta per eccellenza della serenità e di tutto ciò che è “eco”.
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Blu: è il colore preferito della maggioranza delle persone, sarà forse per questo motivo che è anche il più utilizzato per i logo di molte aziende. Tinta serena e riflessiva, a differenza del verde è anche il colore dell’autorità e quindi dell’autorevolezza. Cosa scegliere di meglio per un’interazione serena ma autorevole? Cosa scegliere per donare serietà e sicurezza agli utenti? Di fatto il blu e i suoi derivati sono i colori dei principali social network, su tutti Facebook, ma anche Twitter, Flickr e Tumblr.
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Marrone: colore pesante ma se usato nel modo giusto anche molto elegante. Se accostato al color oro assume importanza e raffinatezza. Poco adatto per brand che puntano a freschezza o a mercati femminili.
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Rosa: è forse un po’ l’opposto del marrone. Dolce è adatto a marchi che come target hanno la raffinatezza, ma solo al femminile!
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Viola: spirituale e importante. Colore che sa di incognita e mistero. È forse il primo colore che viene in mente per il logo dell’ultimo best seller di magia.
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Grigio: forse è meglio parlare di color metallo. Si, il grigio metallizzato è da sempre tinta prediletta del mondo automobilistico. Sa ti resistenza, purezza, tecnologia. Ma è anche asettico e rischia di essere anonimo e un po’ pesante. Tra i leader mondiali che utilizzano questo colore troviamo su tutti la Apple, ma anche Toyota, Audi e l’enciclopedia di tutti, Wikipedia.
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Bianco e nero: elegante, minimal, puro. Un accostamento che da sempre trova il suo posto quando c’è bisogno di esserci ma senza disturbare troppo.
Piccolo consiglio: prova a miscelare i colori, creando in questo modo un tuo stile potenziando o smorzando il significato del tuo colore principale. Ad esempio il giallo associato al verde può trasmette emozioni del tutto differenti rispetto all’associazione giallo e nero.
Pay Off. Come ottimizzare lo slogan del tuo brand
No, non finisce qui. Non basta scegliere un logo e uno o più colori: un brand è anche Pay Off, ovvero la frase che troveremo scritta sotto il logo, un breve slogan che accompagnerà il tuo brand ovunque sia. Esatto, ho detto breve. Un buon Pay Off è conciso, in altre parole ha la capacità di sintetizzare in pochi caratteri i valori e gli scopi dell’azienda, completando il messaggio della tua azienda in maniera aderente al target aziendale.
Ispirati ai grandi marchi per capire come pensare il Pay Off, e quindi come legare il logo del tuo brand ai tuoi clienti. Sto per parlarti di un Pay Off che ha fatto storia, insieme all’animazione che accompagna il messaggio dei telefonini quando si preme il tasto di accensione. Si, sto parlando di Nokia e del suo “Connecting People”.
Un messaggio semplice, aderente a un marchio che produce principalmente cellulari e smartphone. Ma soprattutto di facile comprensione. Quindi è adatto all’ampia platea che Nokia ha sempre prediletto, producendo cellulari da poche decine di euro come anche smartphone top di gamma.
Punto vendita, come organizzarlo
Se hai deciso di aprire un punto vendita fisico c’è qualcosa che devi sapere. Non basta aprire le porte e sistemare l’insegna, no. Hai bisogno di studiare con cura il punto vendita che i tuoi clienti visiteranno, ovvero il luogo dove vorranno avere conferma dei messaggi che hai lanciato loro attraverso l’attento studio del tuo logo e del Pay Off.
Si, hai già capito dove voglio arrivare: il punto vendita deve ispirarsi ai valori aziendali, quindi presta molta attenzione ai colori che scegli per arredare il tuo negozio. Non dimenticare di dare spazio ai prodotti che vendi. Quindi spazi ampi, che non soffocano il visitatore e, ti sembrerà strano, niente bancone in vista! Sì sembra che questo dettaglio convinca i visitatori a effettuare acquisti. Non aggredisce il potenziale cliente e lo fa sentire libero di passeggiare in quel luogo che sarà tua premura rendere speciale.
Hanno fatto scuola nell’ambito della tecnologia gli Apple Store. Ambienti che permettono alle persone di immergersi in un mondo magico e migliore di quello esterno, con commessi chiamati Specialist, Genius e Creative. Ognuno ha un ruolo specifico, in grado di soddisfare le esigenze del cliente. Spazi ampi e arredamento minimal lasciano un senso di pulizia e modernità. Apple è stata la prima grande azienda nel mondo della tecnologia a fare di queste emozioni un punto di forza, e ancora una volta aderente al proprio Pay Off: “Think Different”.
Biglietti da visita e altri gadget offline
Non dimenticare che sono i dettagli a fare la differenza. Un buon biglietto da visita che rispecchi colori e valori del tuo brand è fondamentale. Un piccolo dono insieme ad altri gadget in grado di dare fiducia al cliente, sempre alla ricerca di stimoli e conferme dal brand in cui decide di riporre fiducia. Ricorda di curare il packaging: ciò che vendi è anche l’emozione di scartare il prodotto. E l’abito fa il monaco!
La tua opinione
Questi sono i miei consigli su come comunicare i valori della tua azienda e costruire l’identità del tuo brand. Hai fatto in modo diverso? Racconta la tua esperienza e parliamone insieme nei commenti.